Descrizione

“Il regno delle pietre urlanti”: così Osip Mandel’štam definì questa terra nel suo saggio “Viaggio in Armenia”. L’espressione evoca sia la natura del paese sia la sua travagliata storia, e sottolinea come le pietre raccontino un passato intriso di fede, dolore e resistenza. L’immagine poetica delle “pietre urlanti” guiderà anche il nostro itinerario in Armenia durante il quale cercheremo di ascoltare le voci di un territorio in cui lungo i secoli si sono fuse la cultura cristiano-giudaica e quella ellenica dando origine a una forma particolarissima di cristianità che si riflette nell’architettura delle chiese e dei monasteri, testimoni della profonda fede del popolo e del suo amore per la propria identità. Ma quelle pietre ci narreranno anche la dura storia di una nazione segnata da sofferenze e persecuzioni che hanno irrobustito il carattere degli abitanti, i quali tuttavia non hanno perso la proverbiale ospitalità e gentilezza. Saranno dieci giorni che ci aiuteranno a riscoprire valori e dimensioni che affondano le radici in un passato che continua a informare di sé la mentalità degli armeni, che, come pietre, continuano imperterriti a urlare la loro resistenza verso un mondo che tenta, finora senza successo, di omologarli.
(Vito Mancuso)
La guida culturale e spirituale sarà il teologo e filosofo Vito Mancuso. L’accompagnatore tecnico-culturale di GeaWay Tour Operator sarà Anita Kuhta.
CALENDARIO PARTENZE
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| 01 – 10 ottobre 2026 |
QUOTE PER PERSONA – pensione completa – Categoria 4 stelle sup. – volo da Milano
| Prezzo per persona in camera doppia (min 40 persone) | Eur. 2.890,00 |
| Supplemento per camera singola | Eur. 475,00 |
| Assicurazione viaggio, sanitaria e annullamento (obbligatoria) | Eur. 83,00 |
| Tasse aeroportuali | Incluso |
| Mance (da pagare in loco) | Eur. 50,00 (da versare in loco) |
INCLUSO:
- Accompagnatore culturale (Dott. Vito Mancuso – filosofo e teologo) per tutto il viaggio
- Accompagnatore tecnico GeaWay Tour Operator (Anita Kuhta – storica dell’arte) per tutto il viaggio
- Guida locale qualificata parlante italiano per tutto il viaggio in Armenia
- Volo WizzAir A/R da Milano Malpensa in classe economica
- Franchigia bagaglio kg 20 in stiva + un bagaglio piccolo in cabina
- Sistemazioni in hotels categoria 4 stelle superior
- Trattamento di pensione completa come da programma
dal pernottamento del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno - Una bottiglietta di acqua 0,50 lt al giorno
- Funivia per il Monastero Tatev
- Navigazione in battello sul lago Sevan
- Mezzi 4*4 per il monte Dimats
- Incontri con famiglie e comunità locali e degustazione di vini e prodotti
- Auricolari a noleggio per tutto il tour
- Omaggio e documentazione di viaggio
NON INCLUSO:
- Assicurazione viaggio, sanitaria, bagaglio e annullamento (vd. condizioni – pari a eur 83,00)
- Bevande
- Mance (eur 50,00 circa)
- Extra di carattere personale e tutto quanto non espressamente indicato
OPERATIVO VOLI: WizzAir (indicativo)
- 01 ottobre Milano Malpensa – Erevan h. 15.55 – 22.05
- 10 ottobre Erevan– Milano Malpensa h. 22.40 – 01.15 (+1)
INFO GENERALI E ASSICURAZIONE VIAGGIO
- E’ necessario il passaporto in corso di validità con data scadenza dopo la data di rientro (cioè 11 ottobre)
- Condizioni di polizza assicurativa viaggio/annullamento e le condizioni generali di contratto pacchetto viaggio. Consigliamo un attenta lettura:
- Condizioni generali di contratto pacchetto turistico
- Assicurazione viaggio sanitaria e annullamento
MODALITA’ DI PAGAMENTO:
- 25% di acconto contestualmente alla conferma della prenotazione
- Saldo 30 giorni prima data partenza
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno, giovedì 01 ottobre MILANO – YEREVAN
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Milano Malpensa. Operazioni di imbarco e partenza con volo diretto per Yerevan. Arrivo presso l’Aeroporto Internazionale Zvartnots. Trasferimento in hotel. Sistemazione e pernottamento.
2° giorno, venerdì 02 ottobre YEREVAN (C/P/C)
Dopo la prima colazione, inizio del tour della città di Yerevan, capitale dell’Armenia, con il Parco della Vittoria, nel quale si trova la grande statua a Madre Armenia e dal quale si può godere della miglior vista sulla città. Proseguimento a Cascade Complex, l’immensa scalinata che collega la parte bassa della città alla sua parte alta e che ospita al suo interno il Museo d’Arte contemporanea di Gerard Cafesjian. Da qui, una passeggiata a piedi porterà fino alla piazza del Teatro dell’Opera Armena e, percorrendo la via pedonale di North Avenue, si arriverà fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti. Visita del Museo di Stato di Storia Armena, uno dei migliori musei della ex Unione Sovietica, che dà un’idea approfondita della cultura e della storia dell’Armenia mediante l’esposizione di più di 400.000 oggetti che coprono un periodo che inizia nel III – II millennio a.C. e arriva ai giorni nostri. Proseguimento per la Moschea Blu, l’unica rimasta in piedi in tutta l’Armenia, salvatasi durante le distruzioni dell’epoca sovietica grazie al fatto di essere stata trasformata nel Museo della città di Yerevan. Oggi, grazie a fondi donati dall’Iran, è stata restaurata ed è tornata al suo antico splendore, restituita al culto dell’esile minoranza musulmana di rito sciita. Visita del Mercato coperto di GUM, il mercato della frutta secca e delle spezie con annesso mercato ortofrutticolo, un’occasione unica per entrare in contatto con la vita di tutti i giorni della popolazione locale. Cena di benvenuto con spettacolo tradizionale di musica e danze.
3° giorno, sabato 03 ottobre YEREVAN – KHOR VIRAP – ARENI – NORAVANK – JERMUK (C/P/C)
Dopo la prima colazione, visita alla casa di un mastro liutaio che produce duduk, lo strumento tradizionale armeno annoverato tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità dall’UNESCO. Sarà questa anche l’occasione di ascoltare il suono malinconico e struggente di questo strumento, che si dice racconti le vicissitudini del popolo armeno. Partenza verso sud-est e verso la regione di Ararat per visitare il monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il monastero venne costruito sul luogo in cui si trova il pozzo-prigione (Khor Virap significa appunto “pozzo profondo”) dove nel III secolo venne rinchiuso San Gregorio l’Illuminatore, l’evangelizzatore dell’Armenia. Pranzo presso una cantina vinicola locale accompagnato da vini ottenuti da uve autoctone. Proseguimento verso la regione di Vayots Dzor, il cui paesaggio è caratterizzato da gole dentellate e vette selvagge, famosa per la grotta in cui è stata trovata la più antica cantina vinicola del mondo (risalente a 6200 anni fa), all’interno della Grotta degli Uccelli, dove gli archeologi hanno riportato alla luce una pressa per l’uva, contenitori per la fermentazione, barattoli, bicchieri da vino e resti di graspi, semi e bucce d’uva. Visita di Noravank, opera dell’architetto Momik, un monastero circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Arrivo a Jermuk, cena e pernottamento.
4° giorno, domenica 04 ottobre JERMUK – TATEV – QARAHUNJ – SHAKI – JERMUK (C/P/C)
Dopo la prima colazione, partenza verso il villaggio di Halidzor, da dove si salirà a bordo delle “Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo, con la quale si raggiungerà dopo 11 minuti di tragitto, il monastero di Tatev, il più grande del sud dell’Armenia e di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena, sede di una famosa università e situato in posizione spettacolare su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Vorotan. Proseguimento per Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un sito risalente all’età del bronzo formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Proseguimento verso la Cascata di Shaki, dove le acque del fiume Shaki si gettano da una parete di basalto alta 18 metri e larga 40 a creare uno dei luoghi naturalisticamente più belli dell’Armenia. Rientro a Jermuk e pernottamento.
5° Giorno, lunedì 05 ottobre JERMUK – SELIM – NORATUS – SEVAN – DILIJAN (C/P/C)
Dopo la prima colazione, partenza verso la regione di Gegharkunik e verso l’altipiano centrale armeno che si raggiunge superando il Passo di Selim. Qui si farà una sosta per visitare il caravanserraglio degli Orbelian, una struttura in blocchi di basalto a tre navate utilizzata dalle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta. Dopo aver attraversato l’altipiano centrale armeno, con paesaggi indimenticabili di montagne, vallate rigogliose e prati verdeggianti, si raggiunge il Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, uno dei laghi alpini d’acqua dolce più elevati al mondo, situato a 1900 metri di altitudine. Sosta al villaggio di Noratus, famoso per il suo cimitero monumentale, pieno di khatchkar (le pietre scolpite in forma di croce tipiche dell’arte armena) risalenti a un periodo che va dal IX al XVIII secolo. Proseguimento per la penisola di Sevan, sulla cui sommità sorge il monastero di Sevanavank, costruito a partire dal IX secolo, da dove si aprono spettacolari panorami sul lago e sulle montagne circostanti. Se il meteo lo consente, si farà anche una breve navigazione sul lago per ammirare il panorama della penisola dall’acqua. Arrivo a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Passeggiata sulla via Sharambeyan, lungo la quale si affacciano le tradizionali case in pietra con i balconi in legno, dove si trovano anche alcuni piccoli laboratori d’artigianato locale. Cena e pernottamento a Dilijan.
6° giorno, martedì 06 ottobre DILIJAN – MONTE DIMATS – IJEVAN – GOSHAVANK – DILIJAN (C/P/C)
Dopo la prima colazione, salita con mezzi 4×4 fino alla cima del Monte Dimats che, con un’altezza di circa 2378 metri sul livello del mare, si erge sopra le foreste del Parco Nazionale di Dilijan e sulla valle del fiume Aghstev. Il monte Dimats è visibile da quasi ogni punto di Dilijan, e lungo la salita si ammirerà la cascata di Shagot, nascosta tra le fessure delle pareti rocciose della montagna, con un salto di circa 46 metri. Arrivati in cima alla montagna, si potrà godere del panorama spettacolare delle valli circostanti e rilassarsi con un profumato tè alle erbe di Dilijan preparato direttamente sul posto. Proseguimento a Ijevan, capoluogo della regione di Tavush, e pranzo nella casa di una famiglia locale con i piatti tradizionali preparati dalla padrona di casa. Dopo il pranzo, visita al monastero di Goshavank, costruito nel XII secolo per volere di uno degli uomini più importanti della storia armena, Mkhitar Gosh, uno studioso e uomo di stato che fu l’autore del primo codice legislativo armeno e la cui tomba si trova a poca distanza dal monastero. Il monastero è famoso anche per il Khatchkar di Poghos, soprannominato “il ricamo” per l’intricatezza delle incisioni sulla pietra. Proseguimento ai villaggi della minoranza Molokan. Queste persone, di origine russa, praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana, che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento a causa della quale i Molokani vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi vivono la loro vita nello stesso modo in cui si viveva più di un secolo fa. Sosta presso una delle famiglie per assaggiare il tè fatto nel Samovar, accompagnato da gustosi dolci fatti in casa. Rientro a Dilijan, cena e pernottamento.
7° giorno, mercoledì 07 ottobre DILIJAN – VANADZOR – AKHTALA – HAGHPAT – GYUMRI (C/P/C)
Dopo la prima colazione, il viaggio prosegue verso Vanadzor, dove si farà una sosta per visitare un laboratorio di un mastro scalpellino artista produttore di Khatchkar. Partenza verso la Valle del Debed, con i suoi gioielli di architettura armena medievale. Visita della chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture murali che sono considerate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell’Impero di Bisanzio. Visita del vicino Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia Medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Regno di Armenia e la sua scuola di copisti e miniaturisti era tra le più rinomate. Arrivo a Gyumri e visita del centro della città, rappresentato dalla Piazza Vardanants, dove convergono le vie acciottolate coronate da bellissime abitazioni in tufo nero risalenti ai primi del ‘900 in stile Neoclassico e Art Nouveau. Gyumri, anticamente nota come Kumayri, in epoca zarista come Alexandrapol, e in epoca sovietica come Leninakan, è la seconda città dell’Armenia ed è tristemente famosa per il terremoto che la colpì nel 1988 e che causò decine di migliaia di vittime. Oggi la città si è ripresa da questo triste evento e offre a chi la visita uno stile di vita rilassato e un’atmosfera dinamica e frizzante. Cena in un ristorante locale con i piatti della tradizione armeno-siriana e pernottamento a Gyumri.
8° giorno, giovedì 08 ottobre GYUMRI – SAGHMOSAVANK – YEREVAN (C/P/C)
Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Aragatsotn, i cui panorami sono dominati dal Monte Aragats, il più alto dell’Armenia. Visita del Monastero di Saghmosavank, letteralmente monastero dei Salmi, costruito nel XIII secolo e situato sul ciglio della stretta e profonda gola del fiume Kasagh. Pranzo nella casa di una famiglia di contadini con i piatti preparati dalla padrona di casa. Proseguimento per Yerevan e visita di Tsitsernakaberd, il Memoriale del Genocidio Armeno, costruito su una collina in posizione dominante sulla città. Sosta alla distilleria Ararat per una degustazione del famoso cognac armeno, che si dice fosse il preferito da Sir Winston Churchill. Cena e pernottamento a Yerevan.
9° giorno, venerdì 09 ottobre YEREVAN – GEGHARD – GARNI – YEREVAN (C/P/C)
Dopo la prima colazione, partenza per la regione di Kotayk per la visita al Monastero rupestre di Geghard, che prende il nome dalla lancia che trafisse il costato di Cristo che, secondo i resoconti medievali, venne portata in questo luogo dall’apostolo Taddeo e qui venne conservata per diversi secoli. In una delle sale scavate nella roccia, famose per la spettacolare acustica, si potrà vivere l’esperienza irripetibile di ascoltare un coro che eseguirà canti religiosi armeni. Visita del Tempio di Garni, un edificio ellenistico romano del I secolo e l’unico sopravvissuto alla distruzione dei luoghi di culto pagani dopo la cristianizzazione dell’Armenia nel IV secolo. Pranzo in un ristorante locale a conduzione familiare dove si assisterà alla preparazione del Lavash, il tradizionale pane azzimo armeno nominato Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Sulla via del rientro a Yerevan, sosta in un famoso Wine Bar aperto dalla sommelier più famosa di tutta l’Armenia, dove si farà una degustazione di vini di rinomate cantine vinicole locali. Rientro a Yerevan, cena e pernottamento.
10° giorno, sabato 10 ottobre YEREVAN – ECHMIADZIN – AKNALICH – YEREVAN (C/P/-) – MILANO
Dopo la prima colazione, tempo a disposizione per andare alla scoperta del Mercato Vernissage, il mercato dell’artigianato armeno. Verso le 12.00, check-out dall’hotel e visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (Patrimonio UNESCO), eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo da un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Pranzo nella casa di una famiglia locale e proseguimento per la città santa di Echmiadzin, soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholikos della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale cristiana del mondo (essendo l’Armenia la prima nazione dove la religione cristiana è stata dichiarata lecita nel 301, quindi decisamente prima dell’Editto di Milano del 313) e oggi Patrimonio UNESCO, e della chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa a pianta tetraconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita sulla tomba della santa martire. Sosta ad Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone. Al termine delle visite trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo di rientro in Italia. Operazione di imbarco e partenza con volo diretto per Milano Malpensa.
Nb. L’ordine delle visite potrebbe subire modifiche senza nulla togliere a quanto previsto.


