Piantumazione di un albero di Ulivo in Sua memoria nella collina di Givat-avni in Galilea …

Attraverso le innumerevoli pietre intrise di storia e spiritualità che abbiamo visitato, toccato e calpestato, siamo approdati alla “Foresta dedicata al cardinal Carlo Maria Martini”, il cui pensiero e magistero ci ha guidato nei nostri otto giorni in Israele. Il Keren Kayemeth Leisrael ci ha accolto e la responsabile signora Etty Lankry ha illustrato il senso e l’importanza di aver dedicato al Cardinale quel lembo di terra. L’ulivo che abbiamo piantato era poco più di un arbusto. Ma siamo convinti che crescerà e un giorno fiorirà e darà il suo frutto. Del resto il cammino di Carlo Maria Martini è stato come quell’albero: una presenza piccola e discreta che ora sta portando frutti di speranza nelle innumerevoli coscienze di uomini e donne colpiti dalla sua parola, ma soprattutto dalla sua testimonianza.

Gerusalemme è la città dalle mille emozioni che non dimentichi. E se da una parte c’è il Monte degli Ulivi dove la passione di Cristo ha avuto inizio, dall’altra nasce una foresta dedicata ad un grande uomo, il cardinal Martini appunto, che ha intuito che sta in quel preciso punto del mondo – Gerusalemme, ombelico del mondo – l’inizio della vita.

O Gerusalemme, abbiamo respirato tra i tuoi vicoli, nelle basiliche, chiese, monasteri, sinagoghe e moschee, tutta la spiritualità di cui sei privilegiata depositaria. Sei l’essenza della pace a cui ogni anima anela e sei terra di contrasti e contraddizioni. Ma vogliamo credere che, come l’ulivo da noi piantato, l’albero di una pacifica convivenza tra popoli, fedi e culture a poco a poco crescerà e porterà frutti di speranza per il mondo intero.

I partecipanti al viaggio

“In Israele, sulle orme del cardinale Carlo Maria Martini”

30 ottobre – 6 novembre 2019